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Roma, Montecitorio: i piccoli Comuni della Provincia contestano le soppressioni
D. Sindaco Dionisi, cosa risponde alle tesi del Governo sui forti risparmi per i bilanci pubblici che deriverebbero appunto dalla soppressione dei piccoli Comuni?
R. Che c'è davvero poco da risparmiare in queste piccole municipalità, tra molte delle quali già da anni esiston convenzioni per la messa in comune di più organi ( segretario comunale e ufficio tecnico, ad esempio) e la gestione di vari servizi pubblici ( nettezza urbana, polizia municipale, servizi di accompagnamento dei bambini a scuola, come abbiamo fra Canterano e Rocca Canterano, ecc…): gestione che, volendo, si potrebbe anche rendere obbligatoria.
D. E a proposito della sforbiciata ai compensi dei politici locali?
R. E' ridicolo parlare di 6 milioni di euro annui che sarebbero risparmiati tagliando indennità d'am- ministrazione e compensi vari: in Comuni come il mio, un consigliere comunale prende 14 euro a seduta, per due –tre volte all'anno.
D. Che altre iniziative avete in programma?
R. Un "Tavolo della speranza", come coordinamento permanente tra sindaci della Provincia e prefetto di Roma Pecoraro: che tornerà a riunirsi il 1 settembre.
Sul tema è intervenuta anche Giustina Ratto, responsabile dei Circoli "Liberal" di Roma Capitale e della Provincia, e membro della Fondazione Belisario: rilevando che " una soppressione come questa prevista dal Governo significherebbe ridurre davvero la democrazia , colpendo quel tessuto di autonomie locali e democrazia attiva e partecipativa previsto, in modo molto preciso, sin dai Padri Costituenti. Oltre a confermare ancor più l'allineamento vessatorio del Governo con una certa politica italiana ormai sempre più distante dalla vita quotidiana dei cittadini".
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